Google cloud computing

Conoscere meglio le caratteristiche del Google cloud computing ti permetterà di usufruire di tutti i servizi della Google Cloud Platform per sviluppare applicazioni e pagare solo per l'effettivo impiego. Ma cos'è la Google Cloud Platform? Questa piattaforma, è stata progettata in modo tale che gli utenti possano registrarsi tramite il proprio account Google e di corrispondere solo la cifra corrispondente al reale utilizzo degli strumenti software. Ciò significa che non devono essere pagati costi di attivazione o di mantenimento dell'attivazione dei servizi, poiché questi sono sempre utilizzabili e disponibili. Ma cosa si intende, nello specifico, con Google cloud computing? Si tratta dell'insieme di tutti le opzioni offerte da Google per permettere a programmatori e sviluppatori di poter usufruire di tutti i servizi necessari per progettare e realizzare applicazioni.
Il cloud computing di Google si serve della piattaforma, composta dai seguenti settori: compute, a sua volta suddivisa in Compute Engine e in App Engine (la prima per svolgere compiti su larga scala con macchine di tipo virtuale e la seconda per sviluppare applicazioni tramite la piattaforma PaaS); storage, suddiviso in Cloud SQL, Cloud Storage e Cloud Datastore; big data, che utilizza una Big Query che permette di eseguire in tempo reale le query SQL; services che è suddiviso in Cloud DNS, Cloud Pub/Sub, Cloud Endpoints, Translate e Prediction API.
Per rendere ancora più agevoli le fasi di creazione e realizzazione delle applicazioni è stato realizzato il Google Container Engine, che permette di astrarre ulteriormente rispetto alle potenzialità del sistema operativo: in questo modo diventa più semplice e sicuro poter spostare le applicazioni in ambienti di sviluppo e di test diversi, oltre che su provider esterni. Inoltre, con la Managed Virtual Machine è possibile per gli sviluppatori controllare le configurazioni del routing di rete, del bilanciamento dei carichi e di altri servizi relativi all'ambiente di sviluppo. Altri servizi di cui possono usufruire gli utenti sviluppatori che scelgono la Google Cloud Platform sono la Google Cloud Engine Autoscaler, la Cloud Debugger, la Firebase e la Google Cloud Interconnect.
Per poter cominciare ad utilizzare i diversi servizi della Google cloud computing è necessario registrarsi a questo link tramite il proprio account Google e portare a termine la procedure di verifica dei dati dell'utente. Una volta terminata la prima fase, lo sviluppatore potrà cominciare a creare progetti e a gestirli grazie all'interfaccia intuitiva creata da Google. Per avere funzionalità più estese e complesse è possibile acquistare degli appositi pacchetti di supporto che permettono di personalizzare l'architettura e la funzionalità delle applicazioni. Per avere informazioni sempre aggiornate, consigliamo di consultare periodicamente l'apposita sezione del sito di Google dedicata al cloud computing.
Il cloud computing di Google si serve della piattaforma, composta dai seguenti settori: compute, a sua volta suddivisa in Compute Engine e in App Engine (la prima per svolgere compiti su larga scala con macchine di tipo virtuale e la seconda per sviluppare applicazioni tramite la piattaforma PaaS); storage, suddiviso in Cloud SQL, Cloud Storage e Cloud Datastore; big data, che utilizza una Big Query che permette di eseguire in tempo reale le query SQL; services che è suddiviso in Cloud DNS, Cloud Pub/Sub, Cloud Endpoints, Translate e Prediction API.
Per rendere ancora più agevoli le fasi di creazione e realizzazione delle applicazioni è stato realizzato il Google Container Engine, che permette di astrarre ulteriormente rispetto alle potenzialità del sistema operativo: in questo modo diventa più semplice e sicuro poter spostare le applicazioni in ambienti di sviluppo e di test diversi, oltre che su provider esterni. Inoltre, con la Managed Virtual Machine è possibile per gli sviluppatori controllare le configurazioni del routing di rete, del bilanciamento dei carichi e di altri servizi relativi all'ambiente di sviluppo. Altri servizi di cui possono usufruire gli utenti sviluppatori che scelgono la Google Cloud Platform sono la Google Cloud Engine Autoscaler, la Cloud Debugger, la Firebase e la Google Cloud Interconnect.
Per poter cominciare ad utilizzare i diversi servizi della Google cloud computing è necessario registrarsi a questo link tramite il proprio account Google e portare a termine la procedure di verifica dei dati dell'utente. Una volta terminata la prima fase, lo sviluppatore potrà cominciare a creare progetti e a gestirli grazie all'interfaccia intuitiva creata da Google. Per avere funzionalità più estese e complesse è possibile acquistare degli appositi pacchetti di supporto che permettono di personalizzare l'architettura e la funzionalità delle applicazioni. Per avere informazioni sempre aggiornate, consigliamo di consultare periodicamente l'apposita sezione del sito di Google dedicata al cloud computing.
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