Ires

L'Ires è l'Imposta sul Reddito delle Società ed è entrata in vigore il 1 gennaio 2004 in base alla Legge n. 80 del 2003 per uniformare il modello di tassazione italiana a quello vigente nella Comunità Europea. L'aliquota dell'Ires è del 27,50 per cento e si applica a tutte le società di capitali, cooperative e di mutua assicurazione con sede sul territorio italiano.
Gli altri soggetti sottoposti al pagamento dell'Ires sono gli enti pubblici e privati diversi dalle società e i trust che hanno l'attività commerciale come oggetto esclusivo o principale.
La base imponibile per l'Ires è il reddito di impresa, ossia la quota rimanente tra entrate e uscite dell'attività, ed è su questo importo che si applica l'aliquota del 27,50 per cento.
Il pagamento dell'Ires è previsto in due rate, la prima da versare come acconto entro il 16 giugno e la seconda in qualità di saldo entro il 30 novembre dell'anno successivo a quello per cui si pagano le imposte. L'acconto è fissato nella misura del 40 per cento e il restante 60 per cento come saldo. Per i contribuenti esiste la possibilità di rateizzare i pagamenti per acconto e saldo in un numero massimo di sei rate.
Per il calcolo dell'Ires, ai ricavi totali si sottraggono le spese totali, le spese di ammortamento e gli interessi passivi. La cifra risultante è la base imponibile su cui viene applicata l'aliquota del 27,50 per cento.
L'Ires ha sostituito l'Irpeg, Imposta sul reddito Persone Giuridiche, e la sua introduzione ha inizialmente suscitato dubbi tra gli economisti e gli esperti di settore. Le società sono considerate capaci di produrre autonomamente reddito e quindi, per il principio contributivo sancito anche dalla Costituzione, devono partecipare alla spesa pubblica. Inoltre, usufruendo dei servizi messi a disposizione dallo Stato (autostrade, strade, sicurezza, istruzione), è giusto che le società vengano tassate per l'uso che fanno di questi servizi. Inoltre, riconoscendo la società come soggetto autonomo, si slega il reddito dei soci da quello societario, a differenza di quanto avveniva invece con l'Irpeg.
Gli altri soggetti sottoposti al pagamento dell'Ires sono gli enti pubblici e privati diversi dalle società e i trust che hanno l'attività commerciale come oggetto esclusivo o principale.
La base imponibile per l'Ires è il reddito di impresa, ossia la quota rimanente tra entrate e uscite dell'attività, ed è su questo importo che si applica l'aliquota del 27,50 per cento.
Il pagamento dell'Ires è previsto in due rate, la prima da versare come acconto entro il 16 giugno e la seconda in qualità di saldo entro il 30 novembre dell'anno successivo a quello per cui si pagano le imposte. L'acconto è fissato nella misura del 40 per cento e il restante 60 per cento come saldo. Per i contribuenti esiste la possibilità di rateizzare i pagamenti per acconto e saldo in un numero massimo di sei rate.
Per il calcolo dell'Ires, ai ricavi totali si sottraggono le spese totali, le spese di ammortamento e gli interessi passivi. La cifra risultante è la base imponibile su cui viene applicata l'aliquota del 27,50 per cento.
L'Ires ha sostituito l'Irpeg, Imposta sul reddito Persone Giuridiche, e la sua introduzione ha inizialmente suscitato dubbi tra gli economisti e gli esperti di settore. Le società sono considerate capaci di produrre autonomamente reddito e quindi, per il principio contributivo sancito anche dalla Costituzione, devono partecipare alla spesa pubblica. Inoltre, usufruendo dei servizi messi a disposizione dallo Stato (autostrade, strade, sicurezza, istruzione), è giusto che le società vengano tassate per l'uso che fanno di questi servizi. Inoltre, riconoscendo la società come soggetto autonomo, si slega il reddito dei soci da quello societario, a differenza di quanto avveniva invece con l'Irpeg.