Cittadinanza italiana tempi

I tempi della cittadinanza italiana, come molte altre pratiche burocratiche in Italia, sono molto lunghi e per di più variano a seconda della situazione del richiedente. La cittadinanza viene richiesta da cittadini provenienti da altri Paesi, che magari vivono a lungo sul territorio italiano e ambiscono a partecipare di più alla vita pubblica, ad esempio andando a votare. Questo è possibile appunto solo ottenendo la cittadinanza italiana.
Come si ottiene la cittadinanza in Italia? Il principio più forte è quello dello ius sanguinis, ossia a contare è se si è figli di un cittadino italiano. In altri Paesi invece vige lo ius soli, per il quale è importante invece essere nato sul suolo dello Stato di cui si richiede la cittadinanza. Dunque, i metodi per acquisire automaticamente la cittadinanza sono:
In questi casi, la cittadinanza è automatica e non ci sono dunque, di fatto, dei tempi di attesa. Diversa la posizione di chi inoltra la domanda per ottenere la cittadinanza: in questo caso, il periodo di attesa si allunga notevolmente. La domanda può essere promossa innanzitutto da chi abbia un parente, fino al secondo grado, che sia stato cittadino italiano, ma che abbia poi perso la cittadinanza. Uno dei requisiti che rendono possibile questa richiesta è essere residenti in Italia da almeno due anni dopo la maggiore età: in questo caso, i tempi di attesa sono dunque di due anni, a cui si aggiunge poi il periodo della pratica.
Lo stesso periodo di attesa (2 anni) è richiesto se si richiede la cittadinanza per matrimonio. Questo periodo aumenta molto se la domanda avviene per naturalizzazione: in questo caso, l’attesa aumenta fino a 10 anni di residenza legale sul territorio italiano.
Inoltre, oltre al periodo richiesto dalla specifica modalità di richiesta, bisogna considerare i tempi burocratici: la legge afferma che la pratica debba essere conclusa in due anni, ma purtroppo le associazioni che si occupano di supportare i cittadini stranieri in Italia indicano tempi per la cittadinanza italiana anche di cinque anni.
Come si ottiene la cittadinanza in Italia? Il principio più forte è quello dello ius sanguinis, ossia a contare è se si è figli di un cittadino italiano. In altri Paesi invece vige lo ius soli, per il quale è importante invece essere nato sul suolo dello Stato di cui si richiede la cittadinanza. Dunque, i metodi per acquisire automaticamente la cittadinanza sono:
- essere figli di un cittadino italiano;
- per riconoscimento o dichiarazione giudiziale di filiazione durante la minore età: si viene dunque riconosciuti come figli da un cittadino italiano;
- per adozione: se un minorenne viene adottato da un cittadino italiano;
- per nascita: se si nasce sul territorio italiano da genitori apolidi o ignoti.
In questi casi, la cittadinanza è automatica e non ci sono dunque, di fatto, dei tempi di attesa. Diversa la posizione di chi inoltra la domanda per ottenere la cittadinanza: in questo caso, il periodo di attesa si allunga notevolmente. La domanda può essere promossa innanzitutto da chi abbia un parente, fino al secondo grado, che sia stato cittadino italiano, ma che abbia poi perso la cittadinanza. Uno dei requisiti che rendono possibile questa richiesta è essere residenti in Italia da almeno due anni dopo la maggiore età: in questo caso, i tempi di attesa sono dunque di due anni, a cui si aggiunge poi il periodo della pratica.
Lo stesso periodo di attesa (2 anni) è richiesto se si richiede la cittadinanza per matrimonio. Questo periodo aumenta molto se la domanda avviene per naturalizzazione: in questo caso, l’attesa aumenta fino a 10 anni di residenza legale sul territorio italiano.
Inoltre, oltre al periodo richiesto dalla specifica modalità di richiesta, bisogna considerare i tempi burocratici: la legge afferma che la pratica debba essere conclusa in due anni, ma purtroppo le associazioni che si occupano di supportare i cittadini stranieri in Italia indicano tempi per la cittadinanza italiana anche di cinque anni.