Certificato anamnestico patente

Con la legge n.120 del 29 Luglio 2010 è stato introdotto il certificato anamnestico patente, documento necessario al rilascio della patente di guida per qualsiasi categoria. Nel certificato anamnestico si attesta che il soggetto è in possesso dei requisiti fisici e psichici per la guida di un veicolo e si inserisce perciò nel programma di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale degli ultimi anni.
Il certificato anamnestico, completo di esami clinici e tossicologici per escludere l'abuso di alcool e sostanze stupefacenti, può essere rilasciato dal medico di base oppure da un medico specialista. È importante che la data di tale certificato non sia anteriore ai tre mesi rispetto alla data fissata per l'esame di guida. Nel caso quest'ultimo abbia esito negativo bisogna quindi prestare particolare attenzione alla data del documento, rinnovandolo nel caso questo sia scaduto prima dell'esame successivo.
Oltre che per il rilascio della patente, il certificato anamnestico è richiesto anche per rinnovi o revisioni della stessa.
È importante sapere che anche alcuni medicinali di uso comune, come ad esempio alcuni psicofarmaci, possono influire sulla capacità di manovrare macchinari e guidare veicoli. Ciò dipende naturalmente dal tipo di medicinale, dalla frequenza e dal periodo di assunzione e infine dal dosaggio. Prima di angosciarsi inutilmente, però, si consiglia come sempre di chiedere maggiori informazioni al proprio medico di base oppure allo specialista che ci sta seguendo per la patologia in questione. Una terapia antidolorifica a base di derivati della morfina, per esempio, potrebbe risultare nel certificato anamnestico, ma trattandosi di un'assunzione sottoposta a controllo medico la commissione potrebbe comunque decidere per l'idoneità psicofisica.
A seguito del rilascio del certificato anamnestico patente, infatti, è una commissione medica (in genere USMAF) a decidere per il rilascio del certificato di idoneità psicofisica. Per ulteriori informazioni su questa procedura si consiglia di visitare questo link.
Il certificato anamnestico, completo di esami clinici e tossicologici per escludere l'abuso di alcool e sostanze stupefacenti, può essere rilasciato dal medico di base oppure da un medico specialista. È importante che la data di tale certificato non sia anteriore ai tre mesi rispetto alla data fissata per l'esame di guida. Nel caso quest'ultimo abbia esito negativo bisogna quindi prestare particolare attenzione alla data del documento, rinnovandolo nel caso questo sia scaduto prima dell'esame successivo.
Oltre che per il rilascio della patente, il certificato anamnestico è richiesto anche per rinnovi o revisioni della stessa.
È importante sapere che anche alcuni medicinali di uso comune, come ad esempio alcuni psicofarmaci, possono influire sulla capacità di manovrare macchinari e guidare veicoli. Ciò dipende naturalmente dal tipo di medicinale, dalla frequenza e dal periodo di assunzione e infine dal dosaggio. Prima di angosciarsi inutilmente, però, si consiglia come sempre di chiedere maggiori informazioni al proprio medico di base oppure allo specialista che ci sta seguendo per la patologia in questione. Una terapia antidolorifica a base di derivati della morfina, per esempio, potrebbe risultare nel certificato anamnestico, ma trattandosi di un'assunzione sottoposta a controllo medico la commissione potrebbe comunque decidere per l'idoneità psicofisica.
A seguito del rilascio del certificato anamnestico patente, infatti, è una commissione medica (in genere USMAF) a decidere per il rilascio del certificato di idoneità psicofisica. Per ulteriori informazioni su questa procedura si consiglia di visitare questo link.