Il calcolo degli interessi moratori

Il calcolo degli interessi moratori consente al debitore di comprendere quanto dovrà pagare in caso di ritardo nel pagamento di un bene o di un servizio. Gli interessi di mora sono stati introdotti in Italia nel 2002 come una sorta di risarcimento per chi dovesse venire pagato in ritardo in una transazione commerciale. Il medesimo provvedimento (decreto legislativo n. 231/2002) aveva poi sancito il limite dei 30 giorni dal ricevimento della fattura per i pagamenti delle transazioni commerciali. Questi interessi di mora non devono essere confusi con quelli per ritardato pagamento negli appalti pubblici o quelli applicati sulle cartelle esattoriali.
Esistono due tipologie di interessi di mora nelle transazioni commerciali: gli interessi concordati dalle due parti, prevedendo la possibilità di un mancato pagamento, e quelli legali. Gli interessi legali di mora sono quelli più facilmente calcolabili, dato che quelli concordati possono ovviamente variare da contratto a contratto.
Il calcolo degli interessi legali di mora deve considerare due fattori. Innanzitutto, l’interesse si calcola su base giornaliera, quindi cresce sempre di più man mano che passano i giorni dalla scadenza dei 30 giorni per il pagamento. Inoltre, il tasso d’interesse è fissato per legge, rendendo più semplice il calcolo: per i contratti siglati dopo il 1 gennaio 2013, il tasso di mora è pari al tasso di riferimento della Banca Centrale Europea con una maggiorazione dell’8%. Per i contratti precedenti a quella data, la maggiorazione era pari al 7%. Il tasso di riferimento BCE viene pubblicato ogni 6 mesi nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana all’inizio del semestre ed è valido per i 6 mesi successivi.
Un caso particolare è poi quello degli interessi legali di mora sulle transazioni che riguardano prodotti alimentari o agricoli. Per queste transazioni commerciali è infatti prevista un’ulteriore maggiorazione del 2%: quindi il tasso sarà pari a quello fissato dalla BCE più una maggiorazione del 10%. Questo ulteriore rialzo è mirato a tutelare il creditore rispetto a prodotti che sono maggiormente deteriorabili di altri beni.
Comunque, se non volete svolgere il calcolo degli interessi moratori per conto vostro, vi consigliamo di svolgere una rapida ricerca online: troverete molti strumenti di calcolo appropriati, in cui basta inserire informazioni base come l’importo da pagare e la data del contratto.
Esistono due tipologie di interessi di mora nelle transazioni commerciali: gli interessi concordati dalle due parti, prevedendo la possibilità di un mancato pagamento, e quelli legali. Gli interessi legali di mora sono quelli più facilmente calcolabili, dato che quelli concordati possono ovviamente variare da contratto a contratto.
Il calcolo degli interessi legali di mora deve considerare due fattori. Innanzitutto, l’interesse si calcola su base giornaliera, quindi cresce sempre di più man mano che passano i giorni dalla scadenza dei 30 giorni per il pagamento. Inoltre, il tasso d’interesse è fissato per legge, rendendo più semplice il calcolo: per i contratti siglati dopo il 1 gennaio 2013, il tasso di mora è pari al tasso di riferimento della Banca Centrale Europea con una maggiorazione dell’8%. Per i contratti precedenti a quella data, la maggiorazione era pari al 7%. Il tasso di riferimento BCE viene pubblicato ogni 6 mesi nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana all’inizio del semestre ed è valido per i 6 mesi successivi.
Un caso particolare è poi quello degli interessi legali di mora sulle transazioni che riguardano prodotti alimentari o agricoli. Per queste transazioni commerciali è infatti prevista un’ulteriore maggiorazione del 2%: quindi il tasso sarà pari a quello fissato dalla BCE più una maggiorazione del 10%. Questo ulteriore rialzo è mirato a tutelare il creditore rispetto a prodotti che sono maggiormente deteriorabili di altri beni.
Comunque, se non volete svolgere il calcolo degli interessi moratori per conto vostro, vi consigliamo di svolgere una rapida ricerca online: troverete molti strumenti di calcolo appropriati, in cui basta inserire informazioni base come l’importo da pagare e la data del contratto.