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Incentivi eolico

Incentivi eolico
Gli incentivi eolico hanno subito delle modifiche da inizio 2013, quando è entrato in vigore il nuovo decreto ministeriale che ha riformato il meccanismo degli incentivi eolico e l'assegnazione in base alla potenza elettrica generata e immessa nella rete dall'impianto.

Queste modifiche hanno complicato le modalità di accesso agli incentivi eolico, privilegiando il sistema del mini-eolico con produzioni inferiori ai 60 kW che ha accesso diretto agli incentivi eolico. Tutti gli altri impianti, con produzione dai 60 kW ai 5 MW, sono soggetti a un complicato sistema di registri; per le produzioni oltre i 5 MW, oltre al sistema di registri entra in atto anche l'asta al ribasso. A questi sistemi di registri e aste, bisogna aggiungere una riduzione del 10 per cento degli incentivi eolico rispetto a prima dell'entrata in vigore del decreto ministeriale.

Questo meccanismo di registri e aste al ribasso comportano un'incertezza generale sull'accesso agli incentivi eolico, che rappresentano spesso l'unico ritorno per rientrare dell'investimento affrontato per realizzare gli impianti e le turbine. Per il mini-eolico, invece, l'accesso diretto prevede una riduzione delle tariffe del 2 per cento all'anno, fatto salvo che non si raggiunga la quantità minima di produzione dell'80 per cento.

Le associazioni di categoria hanno da subito rilevato l'inefficienza di questi nuovi sistemi introdotti dal decreto ministeriale entrato in vigore a gennaio 2013. A sostegno delle tesi delle associazioni di categoria sull'inadeguatezza di questi incentivi eolico, i dati che sono emersi dalla produzione e dalla richiesta di energia rinforzano queste tesi. Gli impianti da 60 kW a 5 MW, che assicuravano una potenza massima di 60 MW, hanno visto una richiesta oltre il triplo della produzione, cioè 191 MW. Gli impianti delle aste a ribasso, invece, offrivano una produzione di 500 MW, ma hanno avuto una richiesta di 440 MW.

Gli incentivi eolico hanno un budget annuale di circa 1 miliardo di euro, soprattutto in Certificati Verdi, che hanno favorito l'estensione degli impianti eolici su tutto il territorio nazionale, privilegiando ovviamente i siti più ventosi.