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Disdetta Enel

Disdetta Enel
Nel caso abbiate stipulato con Enel un contratto per la fornitura di energia elettrica per la vostra abitazione, potete in ogni momento disdirlo. La disdetta Enel può essere necessaria se state abbandonando la vostra abitazione, e dunque non vi serve più la fornitura di elettricità in quel particolare immobile. Allo stesso modo, è possibile voler disdire il proprio contratto con Enel, nel caso si passi a un gestore elettrico più conveniente. Indicheremo qui di seguito i semplici passi attraverso cui svolgere questa operazione.

Avete varie modalità per rivolgervi all’Enel e iniziare la procedura di disdetta. Una prima possibilità è quella di contattare telefonicamente l’Enel e comunicare all’operatore telefonico i dati che vi verranno richiesti. Una seconda scelta per avviare la disdetta Enel è quella di recarsi personalmente nel centro PuntoEnel o QuiEnel più vicino a casa vostra. Ma la via più semplice, ma soprattutto la più sicura in quanto lascia traccia attraverso un documento legalmente valido in caso di problemi, ritardi nella disattivazione o controversie, è quella di agire utilizzando il modulo che vi mettiamo a disposizione, da spedirsi con raccomandata con ricevuta di ritorno all'indirizzo riportato sul modulo scaricabile online gratuitamente.

Una volta scaricato il modulo, dovrete recuperare alcune informazioni necessarie per avviare la pratica di disdetta Enel. Queste sono:
  • il numero cliente indicato nella vostra bolletta
  • l’indirizzo dell’abitazione per cui chiedete la cessazione della fornitura
  • codice fiscale della persona a cui è intestato il contratto
  • la lettura del contatore
  • l’indirizzo a cui inviare la bolletta di chiusura conto
  • la data in cui presumibilmente dovrà essere interrotta la fornitura
, il codice POD e il PDR.

Nel caso in cui intendiate chiudere definitivamente il vostro contratto, l’annullamento avverà a decorrere dai 30 giorni dal ricevimento della lettera. Se invece volete passare a un altro gestore, la pratica di disdetta Enel comunque non cambia e i costi del passaggio sono nulli, se si escludono i costi di bollo e il deposito cauzionale. Il deposito cauzionale è una somma che il nuovo operatore potrebbe chiedervi al momento della firma del contratto di fornitura e che dovrà restituirvi entro 30 giorni dalla cessazione del contratto.