Travel cheque

I travel cheque, detti anche traveller's check o travellers cheque, sono un particolare tipo di assegno pensato appositamente per chi viaggia e non vuole portare con sé denaro contante, per paura di smarrirlo o di essere derubato.
Il funzionamento di questi particolari strumenti finanziari è molto semplice: la richiesta e l'acquisto viene effettuato presso le banche o gli istituti finanziari abilitati, meglio se prenotati con almeno due settimane di anticipo rispetto alla data di partenza per l'estero. Al momento dell'acquisto dei travellers cheque, verrà chiesto di apporre una firma sugli assegni.
Al momento della riscossione del denaro, il titolare dei travel cheque dovrà apporre una seconda firma sull'assegno e presentare un documento di identità valido. Questa misura di sicurezza è ciò che garantisce, anche in caso di smarrimento o furto, che i titoli non potranno essere incassati da altra persona.
Grazie al semplice meccanismo della doppia firma, i travel cheque sono rimborsabili al 100 per cento, sia in caso di furto, sia in caso di smarrimento dei titoli.
I travel cheque consentono al titolare di avere sempre la disponibilità di denaro necessaria per il viaggio e il soggiorno all'estero, ma senza dover effettuare prelievi agli sportelli bancari o bancomat e senza dover viaggiare con grosse somme di denaro contante. Questo titolo prepagato è consigliato soprattutto quando si viaggia in paesi poco sviluppati, dove esiste la reale possibilità di non trovare sportelli bancari o bancomat con grande facilità. I travel cheque, infatti, possono essere cambiati anche presso gli uffici di cambio presenti negli aeroporti e non solo presso le banche. Un notevole vantaggio che ci consente di avere la moneta corrente del Paese, senza doverla acquistare in Italia.
I travel cheque sono nati alla fine del 1800 e furono il primo strumento prepagato su larga scala. A emetterli, fu l'American Express, a cui seguirono poi altri istituti bancari e di credito. In poco tempo, vista la facile e veloce diffusione di questo strumento finanziario, anche altri istituti come Mastercard, Visa e Citygroup iniziarono a commercializzare i travellers cheque.
Il funzionamento di questi particolari strumenti finanziari è molto semplice: la richiesta e l'acquisto viene effettuato presso le banche o gli istituti finanziari abilitati, meglio se prenotati con almeno due settimane di anticipo rispetto alla data di partenza per l'estero. Al momento dell'acquisto dei travellers cheque, verrà chiesto di apporre una firma sugli assegni.
Al momento della riscossione del denaro, il titolare dei travel cheque dovrà apporre una seconda firma sull'assegno e presentare un documento di identità valido. Questa misura di sicurezza è ciò che garantisce, anche in caso di smarrimento o furto, che i titoli non potranno essere incassati da altra persona.
Grazie al semplice meccanismo della doppia firma, i travel cheque sono rimborsabili al 100 per cento, sia in caso di furto, sia in caso di smarrimento dei titoli.
I travel cheque consentono al titolare di avere sempre la disponibilità di denaro necessaria per il viaggio e il soggiorno all'estero, ma senza dover effettuare prelievi agli sportelli bancari o bancomat e senza dover viaggiare con grosse somme di denaro contante. Questo titolo prepagato è consigliato soprattutto quando si viaggia in paesi poco sviluppati, dove esiste la reale possibilità di non trovare sportelli bancari o bancomat con grande facilità. I travel cheque, infatti, possono essere cambiati anche presso gli uffici di cambio presenti negli aeroporti e non solo presso le banche. Un notevole vantaggio che ci consente di avere la moneta corrente del Paese, senza doverla acquistare in Italia.
I travel cheque sono nati alla fine del 1800 e furono il primo strumento prepagato su larga scala. A emetterli, fu l'American Express, a cui seguirono poi altri istituti bancari e di credito. In poco tempo, vista la facile e veloce diffusione di questo strumento finanziario, anche altri istituti come Mastercard, Visa e Citygroup iniziarono a commercializzare i travellers cheque.