Microcredito

Il microcredito è uno strumento finanziario pensato per quelle realtà troppo piccole per accedere ai più tradizionali canali di finanziamenti, oppure quelle che non hanno i requisiti per poter essere considerati dalle banche come “buoni clienti”.
L'accesso al microcredito è finalizzato ad aiutare quelle piccole realtà imprenditoriali, generalmente agricole e a conduzione familiare, che non hanno sufficienti disponibilità economiche per l'avvio della produzione. Allo stesso modo, anche il cosiddetto “prestito d'onore” riservato agli studenti meritevoli è considerato una forma di microcredito.
In Italia, il microcredito è stato istituito solamente nel 2006 con la Legge n. 81 e, successivamente, con la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 luglio 2010, viene regolata l'Attività del Comitato nazionale italiano permanente per il microcredito.
I soggetti che erogano il maggior numero di aiuti per il microcredito, risultano essere le piccole realtà bancarie a composizione societaria di tipo cooperativo, oppure le Casse Rurali. Nel 2006, i programmi per l'accesso al microcredito sono stati oltre il 20 per cento e tutti con una percentuale di restituzione del prestito molto alta. Ovviamente, anche per l'accesso al microcredito bisogna presentare una domanda corredata di pianificazione dell'attività e programmazione finanziaria, cioè quel che viene comunemente definito come “planning”.
I criteri per l'assegnazione del microcredito risultano essere meno rigidi di quelli adottati per gli altri canali di finanziamento, proprio in virtù del fatto che i richiedenti sono soggetti che non hanno le caratteristiche necessarie per l'accesso al credito attraverso i canali più tradizionali.
I due maggiori canali di finanziamenti richiesti tramite il microcredito, risultano essere l'avvio e il sostegno di attività economiche, spesso definito anche come “lotta all'esclusione finanziaria”, e l'accesso al prestito d'onore per gli studi universitari che, nel 2006, ha coperto il 9,5 per cento dei programmi promossi in Italia.
L'accesso al microcredito è finalizzato ad aiutare quelle piccole realtà imprenditoriali, generalmente agricole e a conduzione familiare, che non hanno sufficienti disponibilità economiche per l'avvio della produzione. Allo stesso modo, anche il cosiddetto “prestito d'onore” riservato agli studenti meritevoli è considerato una forma di microcredito.
In Italia, il microcredito è stato istituito solamente nel 2006 con la Legge n. 81 e, successivamente, con la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 luglio 2010, viene regolata l'Attività del Comitato nazionale italiano permanente per il microcredito.
I soggetti che erogano il maggior numero di aiuti per il microcredito, risultano essere le piccole realtà bancarie a composizione societaria di tipo cooperativo, oppure le Casse Rurali. Nel 2006, i programmi per l'accesso al microcredito sono stati oltre il 20 per cento e tutti con una percentuale di restituzione del prestito molto alta. Ovviamente, anche per l'accesso al microcredito bisogna presentare una domanda corredata di pianificazione dell'attività e programmazione finanziaria, cioè quel che viene comunemente definito come “planning”.
I criteri per l'assegnazione del microcredito risultano essere meno rigidi di quelli adottati per gli altri canali di finanziamento, proprio in virtù del fatto che i richiedenti sono soggetti che non hanno le caratteristiche necessarie per l'accesso al credito attraverso i canali più tradizionali.
I due maggiori canali di finanziamenti richiesti tramite il microcredito, risultano essere l'avvio e il sostegno di attività economiche, spesso definito anche come “lotta all'esclusione finanziaria”, e l'accesso al prestito d'onore per gli studi universitari che, nel 2006, ha coperto il 9,5 per cento dei programmi promossi in Italia.