Carta di credito

La carta di credo è uno degli strumenti di pagamento che si sta sempre più diffondendo anche in Italia, pur essendo il nostro uno dei paesi europei in cui le transazioni con essa sono ancora molto limitati, al confronto con altri.
L'obbligo di utilizzare metodi di pagamento tracciabili al di sopra di un certo importo, introdotti con le riforme degli ultimi tempi, la crescita degli acquisti effettuati online, l'abitudine a compiere viaggi in paesi al di fuori dell'Italia con la conseguente comodità di non doversi portare dietro denaro contante, stanno facendo sì che la carta di credito venga comunque utilizzata da numerose persone.
Spesso confusa con la carta di debito o con la carta revolving, la carta di credito ha specifiche caratteristiche che ne fanno uno dei più pratici strumenti di pagamento.
Vediamo cos'è e come funziona.
Come già detto, la carta di credito è uno strumento di pagamento, emesso da un ente che ne è appunto l'emittente (una banca, ad esempio) ed utilizzabile presso un ente esercente, che di norma è un esercizio commerciale (negozio, ristorante, ma anche ente pubblico) che a sua volta aderisce ad un circuito di pagamento (i più noti sono Visa, American Express e Master Card); questo circuito di pagamento è gestito da un'azienda che si preoccupa di fare da tramite tra titolare della carta, esercizio commerciale ed istituto di credito.
La carta di credito è fatta di plastica, è dotata di banda magnetica e di chip, i quali consento le transazioni e garantiscono la sicurezza dei dati in essa contenuti; sulla carta sono poi riportati la data di scadenza, un codice numerico, il nome del titolare e la sua firma.
Esistono due tipologie principali di carta di credito, ognuna con sue particolarità:
Con la carta di credito, però, si possono fare, oltre agli acquisti presso esercizi commerciali, anche pagamenti online oppure prelievi presso sportelli bancomat: in quest'ultimo caso, spesso, vi sono dei costi fissi applicati al prelievo.
La carta di credito è quindi uno strumento molto comodo, senza dubbio più pratico del denaro contante, però presenta alcuni rischi, anche se gli attuali sistemi di sicurezza sono in grado di ridurli al minimo: lo smarrimento e la clonazione.
In caso di smarrimento, dovete contattare il prima possibile l'emittente e bloccare la carta, con relativa denuncia presso le forze dell'ordine. Nel secondo caso, qualora vi accorgeste di prelievi e spese non effettuati da voi, dovete subito presentare denuncia e rivolgervi all'emittente per il blocco e le eventuali pratiche di rimborso. Esistono, fortunatamente, sistemi di sicurezza in grado di rilevare le transazioni sospetta, in modo che il gestore della carta possa avvisare l'intestatario e procedere con un eventuale blocco della carta.
L'obbligo di utilizzare metodi di pagamento tracciabili al di sopra di un certo importo, introdotti con le riforme degli ultimi tempi, la crescita degli acquisti effettuati online, l'abitudine a compiere viaggi in paesi al di fuori dell'Italia con la conseguente comodità di non doversi portare dietro denaro contante, stanno facendo sì che la carta di credito venga comunque utilizzata da numerose persone.
Spesso confusa con la carta di debito o con la carta revolving, la carta di credito ha specifiche caratteristiche che ne fanno uno dei più pratici strumenti di pagamento.
Vediamo cos'è e come funziona.
Come già detto, la carta di credito è uno strumento di pagamento, emesso da un ente che ne è appunto l'emittente (una banca, ad esempio) ed utilizzabile presso un ente esercente, che di norma è un esercizio commerciale (negozio, ristorante, ma anche ente pubblico) che a sua volta aderisce ad un circuito di pagamento (i più noti sono Visa, American Express e Master Card); questo circuito di pagamento è gestito da un'azienda che si preoccupa di fare da tramite tra titolare della carta, esercizio commerciale ed istituto di credito.
La carta di credito è fatta di plastica, è dotata di banda magnetica e di chip, i quali consento le transazioni e garantiscono la sicurezza dei dati in essa contenuti; sulla carta sono poi riportati la data di scadenza, un codice numerico, il nome del titolare e la sua firma.
Esistono due tipologie principali di carta di credito, ognuna con sue particolarità:
- Carta di credito a saldo: è forse la più diffusa in Italia e consente di effettuare spese di solito nell'arco di un mese, che verranno poi addebitate, senza costi aggiuntivi, il mese successivo sul conto corrente di appoggio.
- Carta di credito revolving: è una carta di credito "rateale", la quale permette di pagare a rate gli acquisti effettuati, con dei costi aggiuntivi dovuti alla rateizzazione.
Con la carta di credito, però, si possono fare, oltre agli acquisti presso esercizi commerciali, anche pagamenti online oppure prelievi presso sportelli bancomat: in quest'ultimo caso, spesso, vi sono dei costi fissi applicati al prelievo.
La carta di credito è quindi uno strumento molto comodo, senza dubbio più pratico del denaro contante, però presenta alcuni rischi, anche se gli attuali sistemi di sicurezza sono in grado di ridurli al minimo: lo smarrimento e la clonazione.
In caso di smarrimento, dovete contattare il prima possibile l'emittente e bloccare la carta, con relativa denuncia presso le forze dell'ordine. Nel secondo caso, qualora vi accorgeste di prelievi e spese non effettuati da voi, dovete subito presentare denuncia e rivolgervi all'emittente per il blocco e le eventuali pratiche di rimborso. Esistono, fortunatamente, sistemi di sicurezza in grado di rilevare le transazioni sospetta, in modo che il gestore della carta possa avvisare l'intestatario e procedere con un eventuale blocco della carta.
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