Cambio euro yen
Lo yen è la valuta attualmente in vigore in Giappone e, per identificarlo a livello internazionale, viene utilizzata la sigla JPY e il numero utilizzato dai circuiti valutari di tutto il mondo per codesta valuta è 392. Nel 1872 esso venne introdotto nel paese dal governo Meiji e, a partire dal 1949, fu ancorato al dollaro statunitense (1 dollaro corrispondeva a 360 yen). Il regime Meiji stabilì che il mercato valutario dello yen dovesse acquisire l’impronta di stampo europeo e introdusse importanti cambiamenti, sia per quanto concerne il formato delle monete (le quali iniziarono a essere prodotte in metallo e ad assumere una forma circolare e non più squadrata) che delle banconote. Queste ultime subirono importanti trasformazioni a partire dal 2004, quando la Banca centrale giapponese stabilì la sostituzione di alcune vecchie banconote con un formato nuovo e più maneggevole.
E’ possibile, al giorno d’oggi, reperire tre formati delle banconote giapponesi, ovvero da 1000, 2000, 5000 e 10000 yen, mentre le monete sono presenti in tutto il paese in tagli da 1,5, 10, 50, 100 e 500 yen. Qualora ci si rechi in vacanza in Giappone, preveniendo da paesi europei, è necessario effettuare il cambio euro yen, al fine di disporre di denaro liquido e contante per effettuare le proprie spese. Non in tutti gli angoli del paese, infatti, vi è la possibilità di pagare mediante la carta di credito e, pertanto, è indispensabile avere con sé del denaro corrente.
Il cambio euro yen è possibile effettuarlo prima di partire per il viaggio, presso la propria banca di fiducia, oppure una volta giunti presso il paese, recandosi presso le filiali della Banca centrale giapponese oppure presso uno dei numerosi uffici di cambio presenti nelle principali città della Nazione. Il cambio euro yen è particolarmente vantaggioso e, effettuando il semplice cambio di 1 euro, sarà possibile entrare in possesso di ben 144,5252 yen.
Qualora si stesse per effettuare un viaggio in Giappone, o anche semplicemente se si volessero ampliare i propri orizzonti per quanto concerne la conoscenza del cambio tra le diverse valute, è possibile accedere a uno dei numerosi siti online che consentono di effettuare le conversioni tra due monete, così da conoscere in tempo reale la somma alla quale si dovrebbe avere accesso nel caso in cui si desiderasse effettuare il cambio euro yen. A tale cifra, tuttavia, occorrerà applicare le spese di commissione che verranno addebitate dalla banca o dall’ufficio di cambio al quale ci si rivolge per effettuare lo scambio valutario.
E’ possibile, al giorno d’oggi, reperire tre formati delle banconote giapponesi, ovvero da 1000, 2000, 5000 e 10000 yen, mentre le monete sono presenti in tutto il paese in tagli da 1,5, 10, 50, 100 e 500 yen. Qualora ci si rechi in vacanza in Giappone, preveniendo da paesi europei, è necessario effettuare il cambio euro yen, al fine di disporre di denaro liquido e contante per effettuare le proprie spese. Non in tutti gli angoli del paese, infatti, vi è la possibilità di pagare mediante la carta di credito e, pertanto, è indispensabile avere con sé del denaro corrente.
Il cambio euro yen è possibile effettuarlo prima di partire per il viaggio, presso la propria banca di fiducia, oppure una volta giunti presso il paese, recandosi presso le filiali della Banca centrale giapponese oppure presso uno dei numerosi uffici di cambio presenti nelle principali città della Nazione. Il cambio euro yen è particolarmente vantaggioso e, effettuando il semplice cambio di 1 euro, sarà possibile entrare in possesso di ben 144,5252 yen.
Qualora si stesse per effettuare un viaggio in Giappone, o anche semplicemente se si volessero ampliare i propri orizzonti per quanto concerne la conoscenza del cambio tra le diverse valute, è possibile accedere a uno dei numerosi siti online che consentono di effettuare le conversioni tra due monete, così da conoscere in tempo reale la somma alla quale si dovrebbe avere accesso nel caso in cui si desiderasse effettuare il cambio euro yen. A tale cifra, tuttavia, occorrerà applicare le spese di commissione che verranno addebitate dalla banca o dall’ufficio di cambio al quale ci si rivolge per effettuare lo scambio valutario.
