Banche italiane

Le banche italiane, appartenenti a gruppi bancari o operanti singolarmente, sono regolate e normate dalla Banca d'Italia, oltre che dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, dall'ABI (Associazione Banche Italiane) e, relativamente ai propri settori di competenza quali il mercato finanziario, la Consob, Commissione Nazionale per le Società e la Borsa.
Anche le banche estere che hanno sedi in Italia, siano esse sedi legali o operative, sono soggette alla normativa italiana e, di conseguenza, sottoposte al controllo di tutti gli organi che hanno competenza sulle banche italiane.
Le banche, siano esse italiane o estere, facenti parte di un gruppo o singole, devono rispettare i parametri dettati dalle direttive della Banca d'Italia sul tasso di interesse applicabile alle diverse operazioni, proprio come devono rispettare le imposte applicabili sui conti correnti e un canone massimo per le spese della tenuta del conto.
Per definire quali sono le maggiori banche italiane, si calcola la presenza di agenzie sul territorio, quindi il numero di sportelli, compresi quelli self-service senza sportelli con personale. Da questa classifica, emerge che Unicredit banca è quella che ha una presenza più capillare sul territorio italiano con 4.200 agenzie proprie, ossia filiali brand senza il conteggio di agenzie facenti parte del gruppo Unicredit.
Con poco più di 2.800 agenzie, segue la banca Monte dei Paschi di Siena e, subito dopo, le filiali di Intesa Sanpaolo con una presenza di 1.800 sportelli sul territorio italiano.
Molte banche italiane hanno una presenza capillare sul territorio ma sono a carattere locale. È il caso, ad esempio, della Cassa di Risparmio del Veneto che, pur essendo presente in sole due regioni italiane, conta 380 sportelli; la concentrazione degli sportelli appare chiara se raffrontata a banche presenti in molte regioni ma con poche agenzie, come per esempio la Banca Nazionale del Lavoro che conta 890 sportelli distribuiti però in 20 regioni, oppure la Banca Unipol che ha 291 sportelli in 18 regioni e risulta, per questo, la meno diffusa a livello nazionale.
Anche le banche estere che hanno sedi in Italia, siano esse sedi legali o operative, sono soggette alla normativa italiana e, di conseguenza, sottoposte al controllo di tutti gli organi che hanno competenza sulle banche italiane.
Le banche, siano esse italiane o estere, facenti parte di un gruppo o singole, devono rispettare i parametri dettati dalle direttive della Banca d'Italia sul tasso di interesse applicabile alle diverse operazioni, proprio come devono rispettare le imposte applicabili sui conti correnti e un canone massimo per le spese della tenuta del conto.
Per definire quali sono le maggiori banche italiane, si calcola la presenza di agenzie sul territorio, quindi il numero di sportelli, compresi quelli self-service senza sportelli con personale. Da questa classifica, emerge che Unicredit banca è quella che ha una presenza più capillare sul territorio italiano con 4.200 agenzie proprie, ossia filiali brand senza il conteggio di agenzie facenti parte del gruppo Unicredit.
Con poco più di 2.800 agenzie, segue la banca Monte dei Paschi di Siena e, subito dopo, le filiali di Intesa Sanpaolo con una presenza di 1.800 sportelli sul territorio italiano.
Molte banche italiane hanno una presenza capillare sul territorio ma sono a carattere locale. È il caso, ad esempio, della Cassa di Risparmio del Veneto che, pur essendo presente in sole due regioni italiane, conta 380 sportelli; la concentrazione degli sportelli appare chiara se raffrontata a banche presenti in molte regioni ma con poche agenzie, come per esempio la Banca Nazionale del Lavoro che conta 890 sportelli distribuiti però in 20 regioni, oppure la Banca Unipol che ha 291 sportelli in 18 regioni e risulta, per questo, la meno diffusa a livello nazionale.