Tasso alcolemico

Il tasso alcolemico è la risultante della quantità di alcool che viene assorbita dal corpo dei soggetti ed è soggetta a numerose variabili. Nel caso ad esempio in cui due persone, una con una corporatura robusta e una esile, assumessero la medesima quantità di alcool, è possibile che il secondo soggetto presenti un tasso alcolemico superiore, dal momento che la percentuale di massa muscolare e grassa del secondo individuo consente all’alcool di assorbirsi più velocemente e, pertanto, prima di bere una quantità elevata di alcool, occorre sempre tenere in considerazione numerosi fattori.
L’analisi dell’aria espirata è a tutt’oggi il maggiore strumento di rilevazione del tasso alcolemico utilizzato da parte della polizia, mediante un apposito apparecchio chiamato etilometro e, sin dal 1992 (anno dell’introduzione di codesto strumento di rilevazione in Italia, con la Legge numero 285), si sono intensificati i controlli da parte del corpo di polizia sulle strade e autostrade italiane.
La sicurezza dei soggetti non è il solo obiettivo della polizia, ma anche quello di garantire l’incolumità di tutti gli altri guidatori, dal momento che non sono stati rari i casi in passato (e che ancora oggi, nonostante i maggiori controlli, purtroppo avvengono) di persone che, ubriache, si mettevano alla guida provocando incidenti molto gravi nei quali sono stati coinvolti altri guidatori.
I due maggiori strumenti di rilevazione utilizzati in Italia per il controllo del tasso alcolemico sono l’etilometro chimico e quello elettronico: negli ultimi anni quest’ultimo è quello maggiormente utilizzato ed è possibile reperirlo anche nei maggiori negozi dedicati ai guidatori: soffiando in un apposito contenitore mediante una bocchetta, gli speciali sensori rileveranno la presenza dell’alcool nell’organismo del soggetto e identificheranno la soglia in cui esso rientra.
Qualora un neopatentato si volesse mettere alla guida, deve essere pienamente consapevole del fatto che il suo tasso alcolemico deve essere pari a 0,00 g/l, il che implica non poter bere assolutamente nulla, neanche durante un’uscita con gli amici, altrimenti rischia di incorrere in multe anche molto severe e al ritiro della patente. Gli stessi principi si applicano anche a coloro che ormai non sono più neopatentati, con l’unica eccezione che il loro tasso alcolemico deve essere pari o inferiore i 0,50 g/l. Qualora il tasso fosse più elevato, si potrà incorrere in una multa, nel ritiro dei punti della patente o della patente stessa e, nei casi più gravi, all’arresto.
L’analisi dell’aria espirata è a tutt’oggi il maggiore strumento di rilevazione del tasso alcolemico utilizzato da parte della polizia, mediante un apposito apparecchio chiamato etilometro e, sin dal 1992 (anno dell’introduzione di codesto strumento di rilevazione in Italia, con la Legge numero 285), si sono intensificati i controlli da parte del corpo di polizia sulle strade e autostrade italiane.
La sicurezza dei soggetti non è il solo obiettivo della polizia, ma anche quello di garantire l’incolumità di tutti gli altri guidatori, dal momento che non sono stati rari i casi in passato (e che ancora oggi, nonostante i maggiori controlli, purtroppo avvengono) di persone che, ubriache, si mettevano alla guida provocando incidenti molto gravi nei quali sono stati coinvolti altri guidatori.
I due maggiori strumenti di rilevazione utilizzati in Italia per il controllo del tasso alcolemico sono l’etilometro chimico e quello elettronico: negli ultimi anni quest’ultimo è quello maggiormente utilizzato ed è possibile reperirlo anche nei maggiori negozi dedicati ai guidatori: soffiando in un apposito contenitore mediante una bocchetta, gli speciali sensori rileveranno la presenza dell’alcool nell’organismo del soggetto e identificheranno la soglia in cui esso rientra.
Qualora un neopatentato si volesse mettere alla guida, deve essere pienamente consapevole del fatto che il suo tasso alcolemico deve essere pari a 0,00 g/l, il che implica non poter bere assolutamente nulla, neanche durante un’uscita con gli amici, altrimenti rischia di incorrere in multe anche molto severe e al ritiro della patente. Gli stessi principi si applicano anche a coloro che ormai non sono più neopatentati, con l’unica eccezione che il loro tasso alcolemico deve essere pari o inferiore i 0,50 g/l. Qualora il tasso fosse più elevato, si potrà incorrere in una multa, nel ritiro dei punti della patente o della patente stessa e, nei casi più gravi, all’arresto.