Auto metano

Dici “auto metano” e pensi a un motore ecologico con un carburante a costi contenuti. Con un numero ormai consistente di case automobilistiche che le producono: alcuni esempi sono Fiat, Citroen, BMW…
Rispetto a un tempo, non è neanche più impossibile trovare un luogo di rifornimento della miscela: in alcune provincie d’Italia (quali Roma, Milano, Napoli, Torino...) si contano decine di distributori di “gas naturale”, distribuiti su tutto il territorio. Decisamente meno fornite sono alcune regioni più “periferiche”: al settembre 2013, la Val d’Aosta conta solo due punti metano, Friuli Venezia-Giulia e Molise tre.
Certo, bisogna sapere anticipatamente chi offre il servizio: per questo, si può ricorrere al sito Metanogpl.it digitando regione, provincia (ed eventualmente Comune) per scoprire il distributore più vicino – oppure, indicando l’autostrada sulla quale si desidera fare rifornimento. La possibilità di accesso è comunque in espansione.
Che il metano sia conveniente per i nostri autoveicoli è fuori discussione: se a settembre 2013 il costo di un litro di benzina è salito a 1,8 euro, quello del gas rimane a 1 euro: poco meno del 50% di risparmio (per informazioni aggiornate, clicca qui).
E naturalmente, si tratta di una fonte relativamente pulita. Tra tutti i combustibili fossili, è quello con un maggiore rapporto tra energia prodotta ed emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera (molta più energia, molto meno inquinamento). Ciò significa anche che i veicoli a metano, in genere, sono esenti dalle restrizioni sul traffico: quali i divieti di circolazione, in certi giorni e in certe aree cittadine, per auto Euro 1 o Euro 2…
Vero è che qualche inconveniente lo producono anche i motori a metano: ad esempio, una minore potenza (calcolabile intorno al 10%) a parità di cilindrata rispetto a un benzina – anche se, in genere, le velocità massime permesse dai due tipi di autoveicoli non variano di molto. Forse più serio è un secondo inconveniente: le bombole di gas naturale montate sull’auto, pur occupando uno spazio maggiore permettono un’autonomia minore (tendenzialmente non superiore ai 450 chilometri).
È pur vero che, così come la tecnologia a metano permette oggi prestazioni migliori rispetto al passato, realisticamente vedremo ancora una evoluzione positiva. Magari, anche attraverso migliori incentivi fiscali.
Rispetto a un tempo, non è neanche più impossibile trovare un luogo di rifornimento della miscela: in alcune provincie d’Italia (quali Roma, Milano, Napoli, Torino...) si contano decine di distributori di “gas naturale”, distribuiti su tutto il territorio. Decisamente meno fornite sono alcune regioni più “periferiche”: al settembre 2013, la Val d’Aosta conta solo due punti metano, Friuli Venezia-Giulia e Molise tre.
Certo, bisogna sapere anticipatamente chi offre il servizio: per questo, si può ricorrere al sito Metanogpl.it digitando regione, provincia (ed eventualmente Comune) per scoprire il distributore più vicino – oppure, indicando l’autostrada sulla quale si desidera fare rifornimento. La possibilità di accesso è comunque in espansione.
Che il metano sia conveniente per i nostri autoveicoli è fuori discussione: se a settembre 2013 il costo di un litro di benzina è salito a 1,8 euro, quello del gas rimane a 1 euro: poco meno del 50% di risparmio (per informazioni aggiornate, clicca qui).
E naturalmente, si tratta di una fonte relativamente pulita. Tra tutti i combustibili fossili, è quello con un maggiore rapporto tra energia prodotta ed emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera (molta più energia, molto meno inquinamento). Ciò significa anche che i veicoli a metano, in genere, sono esenti dalle restrizioni sul traffico: quali i divieti di circolazione, in certi giorni e in certe aree cittadine, per auto Euro 1 o Euro 2…
Vero è che qualche inconveniente lo producono anche i motori a metano: ad esempio, una minore potenza (calcolabile intorno al 10%) a parità di cilindrata rispetto a un benzina – anche se, in genere, le velocità massime permesse dai due tipi di autoveicoli non variano di molto. Forse più serio è un secondo inconveniente: le bombole di gas naturale montate sull’auto, pur occupando uno spazio maggiore permettono un’autonomia minore (tendenzialmente non superiore ai 450 chilometri).
È pur vero che, così come la tecnologia a metano permette oggi prestazioni migliori rispetto al passato, realisticamente vedremo ancora una evoluzione positiva. Magari, anche attraverso migliori incentivi fiscali.