Ricongiunzione contributi

La ricongiunzione dei contributi è una pratica molto diffusa tra i lavoratori che, grazie a questa possibilità, possono riunire i contributi derivanti da due casse previdenziali distinte, in un unico fondo valido per il conteggio della pensione quando si arriverà al termine della vita lavorativa.
La ricongiunzione, quindi, permette di poter avere un unico conteggio totale, invece di tenere separati i diversi fondi ai quali si è contribuito con il proprio lavoro. La richiesta di ricongiunzione può essere effettuata sia dal lavoratore, sia dai superstiti aventi diritto in caso di morte del lavoratore.
Esistono attualmente due fondi di gestione: quello per i lavoratori dipendenti e quello per altri fondi, diversi dal lavoro dipendente. In entrambi i casi, dal 2010 la ricongiunzione non è più gratuita, ma viene effettuata dietro il pagamento di una somma che varia in relazione all'importo dei contributi che si desidera riunire in un unico fondo di gestione.
L'importo da pagare per la ricongiunzione viene determinato dall'Inps che provvede a inviare un bollettino MAV al domicilio indicato dal richiedente. Il bollettino MAV può poi essere pagato online sul sito Inps, inserendo il codice PIN e la password assegnata dal servizio, oppure, per chi è sprovvisto del PIN Inps, ci si può rivolgere agli sportelli bancari, postali e alle tabaccherie abilitate a questo servizio. Se si sceglie di pagare presso gli sportelli, sarà necessario esibire il codice fiscale per l'identificazione del pagamento. Esiste, inoltre, la possibilità del pagamento rateale e, solo in questo caso, si può attivare il servizio di pagamento automatico presso la propria banca. Sarà sufficiente, al momento della richiesta di ricongiunzione dei contributi, compilare un modulo RID con l'autorizzazione al pagamento. L'Inps, in caso di accoglimento della domanda di ricongiunzione, comunicherà all'interessato il mese in cui inizierà il pagamento, il suo importo e per quante mensilità avverrà il prelievo automatico della rata.
Per le forme di pagamento in un'unica soluzione, il richiedente ha 60 giorni di tempo per pagare quanto dovuto; alla scadenza di questo termine e senza che sia avvenuto il pagamento, la domanda di ricongiunzione sarà ritenuta nulla. Allo stesso modo, anche per la scelta di pagamento rateale, la domanda di ricongiunzione perderà il suo valore in caso di mancato pagamento delle prime tre rate o quando, a rateizzazione già avviata, si salta il pagamento di due rate consecutive.
La ricongiunzione, quindi, permette di poter avere un unico conteggio totale, invece di tenere separati i diversi fondi ai quali si è contribuito con il proprio lavoro. La richiesta di ricongiunzione può essere effettuata sia dal lavoratore, sia dai superstiti aventi diritto in caso di morte del lavoratore.
Esistono attualmente due fondi di gestione: quello per i lavoratori dipendenti e quello per altri fondi, diversi dal lavoro dipendente. In entrambi i casi, dal 2010 la ricongiunzione non è più gratuita, ma viene effettuata dietro il pagamento di una somma che varia in relazione all'importo dei contributi che si desidera riunire in un unico fondo di gestione.
L'importo da pagare per la ricongiunzione viene determinato dall'Inps che provvede a inviare un bollettino MAV al domicilio indicato dal richiedente. Il bollettino MAV può poi essere pagato online sul sito Inps, inserendo il codice PIN e la password assegnata dal servizio, oppure, per chi è sprovvisto del PIN Inps, ci si può rivolgere agli sportelli bancari, postali e alle tabaccherie abilitate a questo servizio. Se si sceglie di pagare presso gli sportelli, sarà necessario esibire il codice fiscale per l'identificazione del pagamento. Esiste, inoltre, la possibilità del pagamento rateale e, solo in questo caso, si può attivare il servizio di pagamento automatico presso la propria banca. Sarà sufficiente, al momento della richiesta di ricongiunzione dei contributi, compilare un modulo RID con l'autorizzazione al pagamento. L'Inps, in caso di accoglimento della domanda di ricongiunzione, comunicherà all'interessato il mese in cui inizierà il pagamento, il suo importo e per quante mensilità avverrà il prelievo automatico della rata.
Per le forme di pagamento in un'unica soluzione, il richiedente ha 60 giorni di tempo per pagare quanto dovuto; alla scadenza di questo termine e senza che sia avvenuto il pagamento, la domanda di ricongiunzione sarà ritenuta nulla. Allo stesso modo, anche per la scelta di pagamento rateale, la domanda di ricongiunzione perderà il suo valore in caso di mancato pagamento delle prime tre rate o quando, a rateizzazione già avviata, si salta il pagamento di due rate consecutive.