Reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza è una misura economica volta a combattere la povertà e a dare un sostentamento alle fasce più deboli. Non mancano i detrattori che ritengono che istituire una misura economica come il reddito di cittadinanza non serva in realtà a risolvere il problema della creazione di lavoro. Per l’istituzione del reddito di cittadinanza in Italia è stato stimato un intervento di 14 miliardi di Euro, ma secondo diversi esperti ne sarebbero necessari almeno il doppio per renderlo effettivamente operativo.
Cosa prevede il reddito di cittadinanza?
Possiamo parlare del reddito di cittadinanza come di uno strumento di sostegno economico rivolto ai disoccupati o a chi guadagna cifre insufficienti a garantire il proprio sostentamento e quello alla propria famiglia. L’obiettivo di questa misura sarebbe quello di impedire che qualcuno scenda sotto una determinata soglia di reddito. Il reddito di cittadinanza proposto in Italia sarebbe molto simile a una forma di reddito minimo garantito e non sarebbe nemmeno una novità in quanto gli unici due paesi d’Europa a non avere un beneficio di questo tipo sono proprio Italia e Grecia.
Nel 2018 in Italia è stato istituito il Rei (reddito di inclusione), ovvero una misura economica volta a combattere la povertà ma che si rivolge a un bacino inferiore rispetto a quello proposto dal Movimento Cinque Stelle. Il reddito di cittadinanza che si vorrebbe istituire in Italia prevede un sostegno economico variabile sulla base della composizione del nucleo familiare e dal reddito percepito. Questo vuol dire che un single o una famiglia che percepiscono un reddito inferiore alla soglia di povertà garantita dal reddito di cittadinanza si vedrebbero garantito un sostegno economico tale da coprire la differenza.
Per poter richiedere il reddito di cittadinanza bisognerà essere cittadini italiani maggiorenni e, nel caso si sia compresi nella fascia d’età 18-25, avere almeno una qualifica professionale, un diploma o l’attestato di frequenza di un corso di formazione. Teoricamente potrebbero far richiesta per il reddito di cittadinanza anche i pensionati, che si vedrebbero versare una somma integrativa rispetto a quanto percepito di pensione fino al raggiungimento delle soglie previste.
Requisiti per il reddito di cittadinanza
Chi ritenesse di poter beneficiare del reddito di cittadinanza dovrà iscriversi ai centri per l’impiego e dimostrare di impiegare almeno due ore al giorno nella ricerca di una occupazione. Una delle condizioni necessarie per l’istituzione del reddito di cittadinanza sarebbe proprio il potenziamento e la riforma dei centri per l’impiego. Non solo, i candidati a richiedere il reddito di cittadinanza dovranno anche dare disponibilità a partecipare a progetti di utilità sociale gestiti dalle amministrazioni comunali per un massimo di otto ore settimanali, e a partecipare a eventuali percorsi di formazione. Qualora i beneficiari del reddito di cittadinanza dovessero rifiutare per tre volte le offerte professionali proposte dai centri per l’impiego, perderanno ogni sostegno in modo immediato.
Come detto, negli altri paesi europei come Francia, Germania, Danimarca e Svezia esiste già un'integrazione del reddito per i cittadini i cui stipendi sono al di sotto di una certa soglia, compresi quelli che lavorano part-time. Ad esempio in Francia esiste un reddito di solidarietà della durata di tre mesi che viene erogato ai cittadini poveri con più di 25 anni e ammonta a 500 euro per i single e a poco più del doppio per le famiglie.
In Germania esiste qualcosa di simile al reddito di cittadinanza, ma ne sono esclusi sia gli stranieri residenti che non hanno mai lavorato, sia i liberi professionisti. Il governo tedesco garantisce 391 euro per ogni single e circa 1000 euro per le famiglie fin quanto perdura il periodo di difficoltà del richiedente. Merita poi una menzione a parte anche la Finlandia, paese dove il reddito di cittadinanza è stato istituito nel 1997 e prevede che tutti i residenti con reddito inferiore al costo della vita percepiscano circa 500 euro (il doppio per le famiglie) al mese, con durata illimitata.
Cosa prevede il reddito di cittadinanza?
Possiamo parlare del reddito di cittadinanza come di uno strumento di sostegno economico rivolto ai disoccupati o a chi guadagna cifre insufficienti a garantire il proprio sostentamento e quello alla propria famiglia. L’obiettivo di questa misura sarebbe quello di impedire che qualcuno scenda sotto una determinata soglia di reddito. Il reddito di cittadinanza proposto in Italia sarebbe molto simile a una forma di reddito minimo garantito e non sarebbe nemmeno una novità in quanto gli unici due paesi d’Europa a non avere un beneficio di questo tipo sono proprio Italia e Grecia.
Nel 2018 in Italia è stato istituito il Rei (reddito di inclusione), ovvero una misura economica volta a combattere la povertà ma che si rivolge a un bacino inferiore rispetto a quello proposto dal Movimento Cinque Stelle. Il reddito di cittadinanza che si vorrebbe istituire in Italia prevede un sostegno economico variabile sulla base della composizione del nucleo familiare e dal reddito percepito. Questo vuol dire che un single o una famiglia che percepiscono un reddito inferiore alla soglia di povertà garantita dal reddito di cittadinanza si vedrebbero garantito un sostegno economico tale da coprire la differenza.
Per poter richiedere il reddito di cittadinanza bisognerà essere cittadini italiani maggiorenni e, nel caso si sia compresi nella fascia d’età 18-25, avere almeno una qualifica professionale, un diploma o l’attestato di frequenza di un corso di formazione. Teoricamente potrebbero far richiesta per il reddito di cittadinanza anche i pensionati, che si vedrebbero versare una somma integrativa rispetto a quanto percepito di pensione fino al raggiungimento delle soglie previste.
Requisiti per il reddito di cittadinanza
Chi ritenesse di poter beneficiare del reddito di cittadinanza dovrà iscriversi ai centri per l’impiego e dimostrare di impiegare almeno due ore al giorno nella ricerca di una occupazione. Una delle condizioni necessarie per l’istituzione del reddito di cittadinanza sarebbe proprio il potenziamento e la riforma dei centri per l’impiego. Non solo, i candidati a richiedere il reddito di cittadinanza dovranno anche dare disponibilità a partecipare a progetti di utilità sociale gestiti dalle amministrazioni comunali per un massimo di otto ore settimanali, e a partecipare a eventuali percorsi di formazione. Qualora i beneficiari del reddito di cittadinanza dovessero rifiutare per tre volte le offerte professionali proposte dai centri per l’impiego, perderanno ogni sostegno in modo immediato.
Come detto, negli altri paesi europei come Francia, Germania, Danimarca e Svezia esiste già un'integrazione del reddito per i cittadini i cui stipendi sono al di sotto di una certa soglia, compresi quelli che lavorano part-time. Ad esempio in Francia esiste un reddito di solidarietà della durata di tre mesi che viene erogato ai cittadini poveri con più di 25 anni e ammonta a 500 euro per i single e a poco più del doppio per le famiglie.
In Germania esiste qualcosa di simile al reddito di cittadinanza, ma ne sono esclusi sia gli stranieri residenti che non hanno mai lavorato, sia i liberi professionisti. Il governo tedesco garantisce 391 euro per ogni single e circa 1000 euro per le famiglie fin quanto perdura il periodo di difficoltà del richiedente. Merita poi una menzione a parte anche la Finlandia, paese dove il reddito di cittadinanza è stato istituito nel 1997 e prevede che tutti i residenti con reddito inferiore al costo della vita percepiscano circa 500 euro (il doppio per le famiglie) al mese, con durata illimitata.
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