Pensioni news

La normativa sulle pensioni ha subito molte variazioni e restare aggiornati sulle news che la riguardano è una costante obbligata.
Fra le principali novità in materia di pensioni, si segnalano variazioni inerenti i requisiti contributivi richiesti, l’anzianità necessaria e gli assegni stessi.
Innanzitutto è bene ricordare che tutte le anzianità contributive maturate dopo il 31 dicembre 2011 sono calcolate mediante sistema di calcolo contributivo. Questa è una grande novità poiché precedentemente si alternavano sistemi di calcolo differenti: contributivo, retributivo, misto.
Il sistema contributivo, ad esempio, era utilizzato per i lavoratori privi di anzianità contributiva al 01/01/1996 e per i lavoratori che avevano un'anzianità contributiva inferiore a 18 anni al 31/12/1995 che potevano valere una anzianità contributiva di almeno 15 anni.
Oggi tutti, uomini o donne devono aver un’anzianità contributiva di almeno 20 anni e per accedere alla pensione, gli uomini dovranno aver versato 42 anni e 6 mesi e le donne 41 anni e 6 mesi.
Per conoscere il proprio stato contributivo, è possibile fare riferimento al sito ufficiale dell’INPS oppure consultare uno dei tanti portali (IlSole24Ore, LaRepubblica, Corriere, QuiFinanza) che offrono la possibilità di fare un calcolo della propria pensione pubblica inserendo alcuni semplici dati quali: data di nascita, il sesso, l’età di inizio contribuzione, il redddito annuo netto, l’inquadramento e l’eventuale previsione di carriera.
Nel 2014, grazie alla riforma del ministro Fornero (2011) che mira alla completa eguaglianza fra uomini e donne al momento del ritiro dal mondo del lavoro: le donne che lavorano nel privato devono aver maturato 63 anni e 9 mesi di anzianità per poter accedere al trattamento pensionistico e gli uomini devono aver raggiunto i 66 ani e 3 mesi. Le lavoratrici professioniste o autonome invece devono aver maturato un anno in più, ovvero 64 anni e 9 mesi.
Le donne che lavorano nel settore pubblico iscritte a Fondi esclusivi, dal 1° gennaio 2012, possono conseguire la pensione di vecchiaia a 66 anni mentre le lavoratrici autonome e le iscritte alla Gestione separata, l’età è di 63 anni e 6 mesi e per il 2018 a 66 anni di età. Gli uomini del settore privato e pubblico, sia dipendenti sia autonomi, sin dal 2012 conseguono la pensione a 66 anni.
Per essere costantemente informati sulle novità inerenti le pensioni pubbliche erogate dall’INPS - Istituto Nazionale Previdenza Sociale, si consiglia di visitare il sito web.
Fra le principali novità in materia di pensioni, si segnalano variazioni inerenti i requisiti contributivi richiesti, l’anzianità necessaria e gli assegni stessi.
Innanzitutto è bene ricordare che tutte le anzianità contributive maturate dopo il 31 dicembre 2011 sono calcolate mediante sistema di calcolo contributivo. Questa è una grande novità poiché precedentemente si alternavano sistemi di calcolo differenti: contributivo, retributivo, misto.
Il sistema contributivo, ad esempio, era utilizzato per i lavoratori privi di anzianità contributiva al 01/01/1996 e per i lavoratori che avevano un'anzianità contributiva inferiore a 18 anni al 31/12/1995 che potevano valere una anzianità contributiva di almeno 15 anni.
Oggi tutti, uomini o donne devono aver un’anzianità contributiva di almeno 20 anni e per accedere alla pensione, gli uomini dovranno aver versato 42 anni e 6 mesi e le donne 41 anni e 6 mesi.
Per conoscere il proprio stato contributivo, è possibile fare riferimento al sito ufficiale dell’INPS oppure consultare uno dei tanti portali (IlSole24Ore, LaRepubblica, Corriere, QuiFinanza) che offrono la possibilità di fare un calcolo della propria pensione pubblica inserendo alcuni semplici dati quali: data di nascita, il sesso, l’età di inizio contribuzione, il redddito annuo netto, l’inquadramento e l’eventuale previsione di carriera.
Nel 2014, grazie alla riforma del ministro Fornero (2011) che mira alla completa eguaglianza fra uomini e donne al momento del ritiro dal mondo del lavoro: le donne che lavorano nel privato devono aver maturato 63 anni e 9 mesi di anzianità per poter accedere al trattamento pensionistico e gli uomini devono aver raggiunto i 66 ani e 3 mesi. Le lavoratrici professioniste o autonome invece devono aver maturato un anno in più, ovvero 64 anni e 9 mesi.
Le donne che lavorano nel settore pubblico iscritte a Fondi esclusivi, dal 1° gennaio 2012, possono conseguire la pensione di vecchiaia a 66 anni mentre le lavoratrici autonome e le iscritte alla Gestione separata, l’età è di 63 anni e 6 mesi e per il 2018 a 66 anni di età. Gli uomini del settore privato e pubblico, sia dipendenti sia autonomi, sin dal 2012 conseguono la pensione a 66 anni.
Per essere costantemente informati sulle novità inerenti le pensioni pubbliche erogate dall’INPS - Istituto Nazionale Previdenza Sociale, si consiglia di visitare il sito web.