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Calcolo contributi colf

Calcolo contributi colf
Per calcolare i contributi per colf e personale domestico, come badanti e baby sitter, si ottiene moltiplicando le ore retribuite del trimestre appena concluso per il contributo orario, che varia in base alle tabelle stabilite dall'Inps.

Le tabelle dei contributi si differenziano in base alla tipologia di contratto del lavoratore domestico e anche a seconda del monte ore lavorativo settimanale; inoltre, un'ulteriore differenza sta nella presenza o nell'assenza delle quote di assegno familiare.

Per ottenere, quindi, la quota contributi, si deve innanzitutto determinare la paga oraria effettiva che tiene conto di retribuzione oraria, eventuale vitto e alloggio e quota tredicesima; con questo valore, si consultano le tabelle Inps che, in base alla fascia retributiva, stabilisce qual è la quota contributi a carico del datore di lavoro e la quota a carico del lavoratore.

Le fasce retributive stabilite dall'Inps per i lavoratori con contratto a tempo indeterminato e impegno orario settimanale inferiore alle 24 ore, sono le seguenti:
  • per retribuzione fino a 7,86 euro, il contributo in capo al datore di lavoro per lavoratori con quota di assegni familiari è di 1,39 euro, mentre senza quota di assegni familiari il contributo passa a 1,40 euro; la quota in capo al lavoratore, invece, è invariata in entrambi i casi ed è di 0,35 euro
  • per le retribuzioni orarie comprese tra 7,87 e 9,57 euro, i contributi sono di 1,57 e 1,58 euro, rispettivamente per quote con assegni familiari e quote senza assegni familiari; per questa fascia retributiva, il contributo in capo al lavoratore è di 0,39 euro
  • se la retribuzione oraria effettiva è superiore a 9,58 euro, i contributi di competenza del datore di lavoro sono di 1,91 euro per la quota con assegni familiari, mentre è di 1,92 per la quota senza assegni familiari. Al lavoratore spetterà il pagamento di un contributo pari a 0,48 euro

Per i lavoratori a tempo determinato con un monte ore inferiore alle 24 ore settimanali, invece, le tariffe relative alla retribuzione oraria aumentano: restando ferme le precedenti suddivisioni retributive, i contributi sono i seguenti:
  • con quota di assegno familiare, il contributo è di 1,49 euro; senza quota di assegno familiare, è di 1,50 euro; per il lavoratore è invariato, cioè 0,35 euro
  • per la seconda fascia retributiva, il contributo in capo al datore di lavoro è di 1,68 per la quota con assegno familiare e di 1,69 per la quota senza assegno; il contributo che spetta al lavoratore è sempre di 0,39 euro
  • nell'ultimo caso, il datore di lavoro dovrà versare 2,04 euro per la quota con assegno familiare e 2,05 euro per la quota senza assegno familiare e il lavoratore pagherà in entrambi i casi un contributo di 0,48 euro

Per i contratti a tempo indeterminato che superano le 24 ore settimanali di lavoro, il contributo sarà di 1,01 euro per il datore di lavoro e 0,25 euro per il lavoratore; per i contratti a tempo determinato, sempre superiori alle 24 ore settimanali, il contributo che spetta al datore di lavoro è di 1,08 euro mentre resta invariato quello in capo al lavoratore.