Contributo scolastico
Il contributo scolastico è un versamento non obbligatorio che le famiglie possono scegliere di versare volontariamente agli istituti scolastici al fine di migliorare e ampliare l’offerta formativa degli allievi e le condizioni delle scuole. Si tratta di una libera scelta dei singoli in quanto l’istruzione scolastica si basa su principi di obbligatorietà e gratuità stabiliti per legge in funzione di garantire a tutti il diritto all’istruzione pubblica. Pertanto non è possibile richiedere alle famiglie dei contributi di natura obbligatoria per lo svolgimento delle attività curriculari, salvo le spese circa l’assicurazione degli studenti per gli infortuni o le gite scolastiche.
I contributi scolastici sono deliberati dai consigli di istituto delle varie scuole. Le famiglie che desiderano versare un contributo scolastico dovranno pertanto pagare un bollettino intestato alla specifica scuola, la cui cifra, solitamente consistente, viene appunto indicata dal consiglio di istituto. L’ammontare dell’importo versato viene investito in tre canali principali: l’ampliamento delle attività didattiche, il miglioramento delle attrezzature tecnologiche e la ristrutturazione dell’edilizia scolastica.
Proprio come le tasse scolastiche, anche il contributo scolastico costituisce un onere rispetto al quale è prevista una detrazione dall’imposta lorda del 19%. In particolare, dal 2007 è stata stabilita la possibilità per le famiglie di detrarre anche i contributi volontari corrisposti durante l’anno a favore delle scuole sia statali che paritarie di ogni grado, che fanno capo al sistema nazionale di istruzione.
Per ottenere tale detrazione è necessario esibire la ricevuta del versamento, che deve essere effettuato presso la banca o tramite bollettino postale. Nella causale occorre indicare che si tratta di un contributo scolastico volontario, con la dicitura “Erogazione liberale”, specificando la motivazione del versamento che, come enunciato precedentemente, può essere finalizzato all’edilizia scolastica, al miglioramento della strumentazione tecnologica o all’ampliamento dell’offerta formativa. Sono soggetti a detrazione anche i contributi versati nel corso dell’anno scolastico finalizzati ad attività e corsi integrativi e facoltativi, come ad esempio quelli di teatro, quelli sportivi e altri ancora.
Per ulteriori informazioni circa il contributo scolastico si consiglia di consultare la seguente pagina web del sito ufficiale del Ministero della Pubblica Istruzione, oltre che il file messo online dall’Adiconsum.
I contributi scolastici sono deliberati dai consigli di istituto delle varie scuole. Le famiglie che desiderano versare un contributo scolastico dovranno pertanto pagare un bollettino intestato alla specifica scuola, la cui cifra, solitamente consistente, viene appunto indicata dal consiglio di istituto. L’ammontare dell’importo versato viene investito in tre canali principali: l’ampliamento delle attività didattiche, il miglioramento delle attrezzature tecnologiche e la ristrutturazione dell’edilizia scolastica.
Proprio come le tasse scolastiche, anche il contributo scolastico costituisce un onere rispetto al quale è prevista una detrazione dall’imposta lorda del 19%. In particolare, dal 2007 è stata stabilita la possibilità per le famiglie di detrarre anche i contributi volontari corrisposti durante l’anno a favore delle scuole sia statali che paritarie di ogni grado, che fanno capo al sistema nazionale di istruzione.
Per ottenere tale detrazione è necessario esibire la ricevuta del versamento, che deve essere effettuato presso la banca o tramite bollettino postale. Nella causale occorre indicare che si tratta di un contributo scolastico volontario, con la dicitura “Erogazione liberale”, specificando la motivazione del versamento che, come enunciato precedentemente, può essere finalizzato all’edilizia scolastica, al miglioramento della strumentazione tecnologica o all’ampliamento dell’offerta formativa. Sono soggetti a detrazione anche i contributi versati nel corso dell’anno scolastico finalizzati ad attività e corsi integrativi e facoltativi, come ad esempio quelli di teatro, quelli sportivi e altri ancora.
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