Lavori straordinari condominio
I lavori straordinari di condominio sono indubbiamente un notevole problema economico per chi li deve affrontare. Per fortuna, la legislazione è chiara sul modo in cui questi devono essere svolti (soprattutto dopo la riforma del condominio).
Intanto, cosa sono i lavori straordinari? Molto semplicemente, quelli che il codice civile non considera “lavori ordinari”: come casi tipici, un complesso lavoro di ristrutturazione dello stabile e, per contro, il semplice cambio di una lampadina fulminata.
La differenza principale, tra i due, sta nella diversa procedura che si deve seguire. È evidente che, per cambiare una lampadina, non è necessario chiedere un’autorizzazione scritta. Al contrario, se devono essere apportati dei lavori straordinari, c’è bisogno di una deliberazione scritta dell’assemblea di condominio: solo in questo modo, l’amministratore si può fare carico di ordinare i lavori.
Qual è il quorum che deve essere raggiunto? Secondo l’>articolo 1136 del codice civile, almeno i 500 millesimi della proprietà totale del condominio.
Sono quindi “straordinari” quei lavori di condominio caratterizzati, in genere, da imprevedibilità o dal fisiologico logoramento della struttura in cui si vive. Così come possono essere straordinarie le spese da affrontare in caso di facciata da ritinteggiare o parti di condominio da ricostruire.
E qui, di recente, si è posto un problema non da poco nell’interpretazione della legge che prevede il reperimento delle risorse economiche. La riforma del condominio del dicembre 2012, infatti, prevedeva che per far partire i lavori straordinari di condominio, i condomini dovessero prima istituire un [span=testo-grassetto][span=testo-[/span]grassetto]fondo comune[/span] pari al preventivo della spesa totale.
Il problema, naturalmente, sta nel fatto che questa operazione potrebbe risultare, nell’immediato, molto onerosa per i condomini che si trovano a dover far fronte a lavori del genere. Quindi, col decreto Destinazione Italia, è stata data una interpretazione particolare della legge: il fondo si considera costituito se i condomini stessi pagano a rate i lavori straordinari a mano a mano che questi procedono (quindi secondo il SAL, Stato di Avanzamento dei Lavori). Puoi avere conferma di ciò da questo articolo.
Intanto, cosa sono i lavori straordinari? Molto semplicemente, quelli che il codice civile non considera “lavori ordinari”: come casi tipici, un complesso lavoro di ristrutturazione dello stabile e, per contro, il semplice cambio di una lampadina fulminata.
La differenza principale, tra i due, sta nella diversa procedura che si deve seguire. È evidente che, per cambiare una lampadina, non è necessario chiedere un’autorizzazione scritta. Al contrario, se devono essere apportati dei lavori straordinari, c’è bisogno di una deliberazione scritta dell’assemblea di condominio: solo in questo modo, l’amministratore si può fare carico di ordinare i lavori.
Qual è il quorum che deve essere raggiunto? Secondo l’>articolo 1136 del codice civile, almeno i 500 millesimi della proprietà totale del condominio.
Sono quindi “straordinari” quei lavori di condominio caratterizzati, in genere, da imprevedibilità o dal fisiologico logoramento della struttura in cui si vive. Così come possono essere straordinarie le spese da affrontare in caso di facciata da ritinteggiare o parti di condominio da ricostruire.
E qui, di recente, si è posto un problema non da poco nell’interpretazione della legge che prevede il reperimento delle risorse economiche. La riforma del condominio del dicembre 2012, infatti, prevedeva che per far partire i lavori straordinari di condominio, i condomini dovessero prima istituire un [span=testo-grassetto][span=testo-[/span]grassetto]fondo comune[/span] pari al preventivo della spesa totale.
Il problema, naturalmente, sta nel fatto che questa operazione potrebbe risultare, nell’immediato, molto onerosa per i condomini che si trovano a dover far fronte a lavori del genere. Quindi, col decreto Destinazione Italia, è stata data una interpretazione particolare della legge: il fondo si considera costituito se i condomini stessi pagano a rate i lavori straordinari a mano a mano che questi procedono (quindi secondo il SAL, Stato di Avanzamento dei Lavori). Puoi avere conferma di ciò da questo articolo.
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