Amministratore di condominio

L'amministratore di condominio è una figura che viene nominata quando i condomini sono più di otto; se non viene nominato e incaricato dai condomini stessi, sarà l'autorità giudiziaria a nominarne uno affinché rappresenti il volere dei condomini ove necessario per le decisioni collettive.
La nomina dell'amministratore avviene normalmente tramite un'assemblea di condominio e la sua elezione si ritiene valida quando ottiene la maggioranza dei voti; dopo la nomina, la sua carica dura un anno e si intende tacitamente rinnovata a scadenza per uno stesso periodo, salvo diverse indicazioni o richieste dei condomini. Se le azioni dell'amministratore non soddisfano i condomini, la nomina può essere revocata sempre con la maggioranza dei voti dell'assemblea e, di conseguenza, si procederà a un'ulteriore votazione per la nomina di un nuovo amministratore.
I compiti dell'amministratore non riguardano le necessità dei singoli condomini, ma l'interesse di tutto il condominio, sia per le opere di manutenzione ordinaria, sia per quelle di manutenzione straordinaria. È sempre compito dell'amministratore individuare la ditta che effettuerà i lavori e la predisposizione di quello che viene chiamato “piano di sicurezza”, necessario per i cantieri di tipo temporaneo come quelli che possono riguardare i lavori edili in un condominio.
Ogni spesa proposta dall'amministratore viene discussa e votata dall'assemblea dei condomini, chiamati oltre che al voto, alla responsabilità in solido del conto per quel che riguarda le opere che interessano la totalità dell'edificio o le aree comuni.
Per i lavori che, invece, riguardano un solo appartamento dello stabile, l'amministratore può avere voce in capitolo per le opere su muri esterni che ricadono sull'intero condominio. Questo significa che il proprietario di un appartamento non può intervenire autonomamente sulla parte esterna del condominio, anche se è di propria pertinenza. Lo stesso procedimento si applica per le parti comuni, come cortili, giardini, aree sosta e garage. L'amministratore, inoltre, ha il dovere di verificare la classificazione energetica degli impianti e le certificazioni di qualità delle imprese che intervengono per i lavori sull'edificio, di qualsiasi natura essi siano.
Le competenze richieste all'amministratore sono diverse: anche se non è necessario avere uno specifico titolo di studio, è invece obbligatorio possedere competenze in merito agli aspetti tecnici, quali muri portanti, tramezzi, fondazioni e le parti strutturali di materia antisismica. Dovendo rappresentare più persone e il loro interesse comune, l'amministratore deve avere le necessarie competenze per discutere con professionisti e operai in merito agli interventi da eseguire; inoltre, deve essere in grado di garantire la miglior scelta delle ditte che eseguiranno i lavori. L'amministratore diventa quindi l'unico intermediario tra i condomini e chi esegue i lavori, occupandosi anche della scelta dei materiali edili che più si addicono al tipo di intervento anche in base a un rapporto di qualità e prezzo dei materiali e dei lavori.
La nomina dell'amministratore avviene normalmente tramite un'assemblea di condominio e la sua elezione si ritiene valida quando ottiene la maggioranza dei voti; dopo la nomina, la sua carica dura un anno e si intende tacitamente rinnovata a scadenza per uno stesso periodo, salvo diverse indicazioni o richieste dei condomini. Se le azioni dell'amministratore non soddisfano i condomini, la nomina può essere revocata sempre con la maggioranza dei voti dell'assemblea e, di conseguenza, si procederà a un'ulteriore votazione per la nomina di un nuovo amministratore.
I compiti dell'amministratore non riguardano le necessità dei singoli condomini, ma l'interesse di tutto il condominio, sia per le opere di manutenzione ordinaria, sia per quelle di manutenzione straordinaria. È sempre compito dell'amministratore individuare la ditta che effettuerà i lavori e la predisposizione di quello che viene chiamato “piano di sicurezza”, necessario per i cantieri di tipo temporaneo come quelli che possono riguardare i lavori edili in un condominio.
Ogni spesa proposta dall'amministratore viene discussa e votata dall'assemblea dei condomini, chiamati oltre che al voto, alla responsabilità in solido del conto per quel che riguarda le opere che interessano la totalità dell'edificio o le aree comuni.
Per i lavori che, invece, riguardano un solo appartamento dello stabile, l'amministratore può avere voce in capitolo per le opere su muri esterni che ricadono sull'intero condominio. Questo significa che il proprietario di un appartamento non può intervenire autonomamente sulla parte esterna del condominio, anche se è di propria pertinenza. Lo stesso procedimento si applica per le parti comuni, come cortili, giardini, aree sosta e garage. L'amministratore, inoltre, ha il dovere di verificare la classificazione energetica degli impianti e le certificazioni di qualità delle imprese che intervengono per i lavori sull'edificio, di qualsiasi natura essi siano.
Le competenze richieste all'amministratore sono diverse: anche se non è necessario avere uno specifico titolo di studio, è invece obbligatorio possedere competenze in merito agli aspetti tecnici, quali muri portanti, tramezzi, fondazioni e le parti strutturali di materia antisismica. Dovendo rappresentare più persone e il loro interesse comune, l'amministratore deve avere le necessarie competenze per discutere con professionisti e operai in merito agli interventi da eseguire; inoltre, deve essere in grado di garantire la miglior scelta delle ditte che eseguiranno i lavori. L'amministratore diventa quindi l'unico intermediario tra i condomini e chi esegue i lavori, occupandosi anche della scelta dei materiali edili che più si addicono al tipo di intervento anche in base a un rapporto di qualità e prezzo dei materiali e dei lavori.