Risoluzione contratto di affitto

Cosa sapere sulla risoluzione contratto di affitto per essere ben informati sulle procedure e le normative che regolamentano le modalità con cui si pone fine a un contratto sottoscritto precedentemente entro o fuori dai termini previsti dallo stesso.
Nel momento in cui si rivesta il ruolo di una delle parti coinvolte nel contratto (locatario e locatore) è importante sapere quali siano le caratteristiche da conoscere per cessare il rapporto contrattuale e pagare le eventuali imposizioni fiscali per portare a termine la pratica. La risoluzione, o recesso anticipato dal contratto, si applica ogni volta che si abbia la necessità di farlo cessare prima della scadenza indicata nello stesso, poiché quando si rispettano i termini le modalità e i tempi di risoluzione sono descritti nel documento e hanno immediato valore esecutivo al raggiungimento della data, a meno che non siano intervenute delle richieste di modifica circa le condizione di recesso.
L'inquilino che voglia terminare prima il contratto dovrà far pervenire al proprietario dell'immobile affittato una comunicazione scritta in cui si comunica e si motiva la risoluzione, con attenzione a inviarla tramite raccomandata con ricevuta di ritorno in modo tale da conservare una traccia dell'avvenuta comunicazione.
Nella normativa non viene indicata nello specifico la forma che debba assumere il documento ma si evince che le motivazioni non debbano essere necessariamente indicate dettagliatamente, a meno che i tempi di risoluzione richiesti non siano troppo brevi da giustificare la rapidità della risoluzione mediante indicazione di motivi che siano oggettivamente verificabili dal locatore.
Le informazioni generali da indicare della richiesta di risoluzione del contratto risultano pertanto essere le seguenti: i dati anagrafici del conduttore (locatario o affittuario), la richiesta della risoluzione del contratto, l'indicazione dei motivi gravi che hanno reso necessaria la richiesta, la scadenza entro cui l'immobile verrà rilasciato.
Prima che la risoluzione del contratto divenga esecutiva l'affittuario ha l'obbligo di continuare a versare il canone mensile relativo; non è possibile in questi casi, infatti, utilizzare l'importo versato come caparra poiché questa dovrà essere restituita integralmente nel momento in cui il contratto cesserà ufficialmente.
Se la risoluzione avviene tramite la richiesta di recesso il conduttore dovrà anche corrispondere gli oneri fiscali all'Agenzia delle Entrate.
Ci sono anche altre modalità di risoluzione del contratto che trovano espressione nella normativa in vigore e che sono quelle per inadempimento, eccessiva, onerosità e impossibilità sopravvenuta.
Nel momento in cui si rivesta il ruolo di una delle parti coinvolte nel contratto (locatario e locatore) è importante sapere quali siano le caratteristiche da conoscere per cessare il rapporto contrattuale e pagare le eventuali imposizioni fiscali per portare a termine la pratica. La risoluzione, o recesso anticipato dal contratto, si applica ogni volta che si abbia la necessità di farlo cessare prima della scadenza indicata nello stesso, poiché quando si rispettano i termini le modalità e i tempi di risoluzione sono descritti nel documento e hanno immediato valore esecutivo al raggiungimento della data, a meno che non siano intervenute delle richieste di modifica circa le condizione di recesso.
L'inquilino che voglia terminare prima il contratto dovrà far pervenire al proprietario dell'immobile affittato una comunicazione scritta in cui si comunica e si motiva la risoluzione, con attenzione a inviarla tramite raccomandata con ricevuta di ritorno in modo tale da conservare una traccia dell'avvenuta comunicazione.
Nella normativa non viene indicata nello specifico la forma che debba assumere il documento ma si evince che le motivazioni non debbano essere necessariamente indicate dettagliatamente, a meno che i tempi di risoluzione richiesti non siano troppo brevi da giustificare la rapidità della risoluzione mediante indicazione di motivi che siano oggettivamente verificabili dal locatore.
Le informazioni generali da indicare della richiesta di risoluzione del contratto risultano pertanto essere le seguenti: i dati anagrafici del conduttore (locatario o affittuario), la richiesta della risoluzione del contratto, l'indicazione dei motivi gravi che hanno reso necessaria la richiesta, la scadenza entro cui l'immobile verrà rilasciato.
Prima che la risoluzione del contratto divenga esecutiva l'affittuario ha l'obbligo di continuare a versare il canone mensile relativo; non è possibile in questi casi, infatti, utilizzare l'importo versato come caparra poiché questa dovrà essere restituita integralmente nel momento in cui il contratto cesserà ufficialmente.
Se la risoluzione avviene tramite la richiesta di recesso il conduttore dovrà anche corrispondere gli oneri fiscali all'Agenzia delle Entrate.
Ci sono anche altre modalità di risoluzione del contratto che trovano espressione nella normativa in vigore e che sono quelle per inadempimento, eccessiva, onerosità e impossibilità sopravvenuta.