Incentivi mobili

Di tanto in tanto il Governo stabilisce l'erogazione di alcune tipologie di incentivi per agevolare i cittadini e/o per supportare settori in difficoltà. Un esempio sono gli incentivi per i mobili, una misura di incentivazione fiscale che consente di detrarre dalla dichiarazione dei redditi le spese documentate relative all’acquisto di arredi. In genere l'incentivo prevede una percentuale di detraibilità rispetto alla spesa totale sostenuta, fino a un tetto massimo di una certa cifra.
Un esempio è il pacchetto di misure varate per gli anni 2013-2014 relative agli immobili oggetto di ristrutturazione; un provvedimento per il rilancio dell’edilizia attraverso la promozione di interventi di riqualificazione, inclusi bonus per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore a A+.
Per fare degli esempi concreti dei mobili compresi nella lista degli acquisti ammessi per usufruire della detrazione, si possono citare letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, e anche materassi e apparecchi di illuminazione. Rientrano invece nella categoria dei grandi elettrodomestici i frigoriferi e i congelatori, le lavatrici e le asciugatrici, le lavastoviglie, gli apparecchi di cottura e i forni a microonde, le stufe elettriche e le piastre riscaldanti elettriche, nonché gli apparecchi elettrici di riscaldamento, i radiatori, i ventilatori e gli apparecchi per il condizionamento.
Quando si è intenzionati a richiedere le detrazioni è bene verificare con cura quali spese sono ammesse e le modalità per la presentazione delle domande; spesso dei banali errori possono infatti precludere l'opportunità di godere dei benefici. Nel pacchetto di misure 2013-2014, per esempio, per avere diritto alla detrazione è stato previsto come sistema di pagamento dei mobili e degli elettrodomestici acquistati il bonifico bancario o postale con l'esplicitazione nella causale della spesa fiscalmente agevolata, del codice fiscale del beneficiario della detrazione e del numero di partita Iva o del codice fiscale del beneficiario del bonifico.
Dato che lo scenario legislativo è soggetto a periodiche modifiche, si consiglia di rivolgersi all'Agenzia delle entrate per ogni dubbio e per sapere se gli incentivi siano in corso o meno, con quali scadenze e modalità.
Un esempio è il pacchetto di misure varate per gli anni 2013-2014 relative agli immobili oggetto di ristrutturazione; un provvedimento per il rilancio dell’edilizia attraverso la promozione di interventi di riqualificazione, inclusi bonus per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore a A+.
Per fare degli esempi concreti dei mobili compresi nella lista degli acquisti ammessi per usufruire della detrazione, si possono citare letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, e anche materassi e apparecchi di illuminazione. Rientrano invece nella categoria dei grandi elettrodomestici i frigoriferi e i congelatori, le lavatrici e le asciugatrici, le lavastoviglie, gli apparecchi di cottura e i forni a microonde, le stufe elettriche e le piastre riscaldanti elettriche, nonché gli apparecchi elettrici di riscaldamento, i radiatori, i ventilatori e gli apparecchi per il condizionamento.
Quando si è intenzionati a richiedere le detrazioni è bene verificare con cura quali spese sono ammesse e le modalità per la presentazione delle domande; spesso dei banali errori possono infatti precludere l'opportunità di godere dei benefici. Nel pacchetto di misure 2013-2014, per esempio, per avere diritto alla detrazione è stato previsto come sistema di pagamento dei mobili e degli elettrodomestici acquistati il bonifico bancario o postale con l'esplicitazione nella causale della spesa fiscalmente agevolata, del codice fiscale del beneficiario della detrazione e del numero di partita Iva o del codice fiscale del beneficiario del bonifico.
Dato che lo scenario legislativo è soggetto a periodiche modifiche, si consiglia di rivolgersi all'Agenzia delle entrate per ogni dubbio e per sapere se gli incentivi siano in corso o meno, con quali scadenze e modalità.