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Contratto affitto concordato

Contratto affitto concordato
Come funziona il contratto affitto concordato, una tipologia contrattuale che consente al locatore e al locatario di ottenere dei vantaggi: la normativa, le procedure da seguire e altre informazioni necessarie da conoscere.

Questa tipologia contrattuale è stata introdotta nel nostro ordinamento con la Legge 431 del 1998 che ne stabilisce i requisiti fondamentali. Nello specifico viene indicato che la durata minima di questi contratti è di tre anni, rinnovabili ulteriormente per altri due anni (formula 3+2). in alcuni casi è possibile ottenere un rinnovo del contratto pari a 3 anni anziché 2 (formula 3+3), ma solo se le parti coinvolte hanno raggiunto un accordo sottoscritto in merito.

L'individuazione degli immobili coinvolti, dei proprietari che aderiscono a questa tipologia contrattuale e gli importi massimi e minimi dei canoni, nonché la rateizzazione della cifra, sono demandati all'attività dei sindacati e delle associazioni dei proprietari della zona di ubicazione dell'immobile.
Le associazioni e i sindacati, riuniti in forma collegiale e assembleare, dovranno quindi deliberare in merito al tetto minimo e al tetto massimo dei canoni dell'immobile in affitto, con eventuali differenze tra quartieri e circoscrizioni differenti. In questo modo viene assicurato che con questa tipologia di contratto le condizioni economiche siano più agevolate rispetto a quelle ordinarie poiché i canoni risultano inferiori alla media degli affitti regolati tramite una tipologia contrattuale diversa.

Oltre a questi vantaggi sono da considerare anche quelli relativi alle agevolazioni fiscali per i proprietari: l'imponibile Irpef è ribassato al 66,5%, a fronte dell'85% ordinario; l'imposta di registrazione (che proprietario e locatario devono pagare in parti uguali tra loro) è dell'1,4% annuo sul valore complessivo del canone, invece del 2%; per chi sceglie l'opzione della cedolare secca l'aliquota unica diventa del 15% anziché 21%.
Un ulteriore vantaggio è relativo all'ubicazione dell'immobile: sono i Comuni che stabiliscono mediante delibera le aliquote relative all'IMU e altre detrazioni in campo immobiliare. Finora molti Comuni, però, non hanno applicato le dovute agevolazioni che erano state indicate dalle normative statali, in modo da far rientrare più denaro nelle casse comunali. Per questo motivo è indispensabile informarsi presso il Comune di ubicazione dell'immobile circa la regolamentazione in vigore.

L'unica limitazione per stipulare un contratti d'affitto concordato è relativa alla durata dello stesso; questa tipologia contrattuale, infatti, non può essere scelta per contratti di durata inferiore ai 18 mesi, cioè i contratti di affitto per locazione breve.